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GSA - Brigata Alpina Tridentina

Riporto le relazioni scritte un po' di anni fa in seguito alle quattro esperienze che ho vissuto negli anni 1995-1999 con i Gruppi Sportivi Alpini della Val Camonica e di Ranica aggregato ai reparti della Brigata Alpina Tridentina.


24 giugno - 2 luglio 1995 GSA Val Camonica - 33^ batteria del 5° Rgt. Artiglieria da Montagna

Sabato. A Ponticello, sotto la pioggia, ci accolgono alcuni ufficiali. Nelle nostre tende troviamo gli zaini con gavetta, borraccia, materassino gonfiabile, sacco a pelo, giacca e pantaloni impermeabili, telo e paletti da tenda. All’adunata per il rancio il cap. Ramundo ci porge il benvenuto ufficiale. Passiamo la nostra prima notte in tenda, dove ci fa compagnia il rumore della pioggia.

Domenica. Le cime delle montagne più alte sono innevate. Azzardiamo una passeggiata fino a Prato Piazza, ma presto ritorniamo al campo base per assistere alla Santa Messa, celebrata dal cappellano militare capitano don Pierino. Sorpresa: c’è anche il generale Vivaldi, comandante la Brigata Alpina Tridentina, che ci saluta caldamente, stringendoci la mano.

Lunedì. Sveglia alle 4.30. Smontato il campo, zaini in spalla, ci aggreghiamo in fila indiana dietro l’ultima squadra di artiglieri, con la raccomandazione dei nostri accompagnatori di restare in ordine e in silenzio. Dopo tre ore raggiungiamo il Rifugio Biella. All’ora di pranzo ci aspetta una nuova esperienza: con le “razioni K” ci prepariamo il pranzo utilizzando i fornellini a meta: pasta e fagioli, carne in scatola con biscotti salati, e infine un buon caffè.

Martedì. Lasciati gli zaini al rifugio partiamo per l’ascensione alla Croda del Becco. In vetta, i militari accendono alcuni fumogeni e un sottotenente ci mostra l’inquadramento topografico. L’itinerario ci porta poi al rifugio Sennes e di qui al campo base presso il rifugio Pedurù.  Nel pomeriggio due ufficiali medici ci sottopongono ad una visita, per verificare se dopo i due giorni di camminata siamo ancora in grado di proseguire: risultiamo tutti ... “abili ed arruolati”! 

Mercoledì. Oggi ci precedono otto motocarelli, con due obici da 105/14. Al rifugio Fanes i serventi smontano e rimontano i pezzi cronometrando il tempo. Il luogo è incantevole, però siamo tormentati da nuvole di zanzare che continuano ad attaccarci. Dopo la cena saliamo al Lago di Limo, dove pernottiamo in una caserma, coricati sul pavimento.

Giovedì. Percorriamo in lieve discesa la Valle di Fanes, fino a raggiungere il vecchio aeroporto di Cortina d’Ampezzo. Qui piantiamo le nostre tende e nel pomeriggio ci riposiamo, approfittando dell’acqua fresca del vicino torrente per rinfrescarci.

Venerdì. Oggi ci aspetta la marcia notturna. A sera, dopo il rancio, affrontiamo il percorso che si snoda sul tracciato della vecchia ferrovia, fino a raggiungere Carbonin. Durante la marcia non sono necessarie le torce: il notevole passo che il capitano ha dato alla batteria ci porta alla meta verso le ore 23, prima che sia completamente buio. 

Sabato. È l’ultima escursione. Attraversiamo tutta la Val Popena, e, scavalcando un colle, arriviamo al Lago di Misurina e quindi al campo base presso il lago di Antorno.

Domenica. Alcuni di noi, facendo appello alle ultime energie, raggiungono il vicino Monte Piana, per visitare i camminamenti della prima guerra mondiale e rendere omaggio a tutti gli alpini caduti. Poi, al campo, al momento della Messa, ci raggiungono i nostri genitori, che assistono anche alla consegna dei diplomi, da parte del colonnello, e allo scambio dei distintivi con gli artiglieri. Un buon rancio, solo un po’ disturbato dalla pioggia, accomuna genitori, accompagnatori e militari. C’è chi canta e suona. Ma in noi ragazzi c’è un po’ di tristezza per la bella e ricca esperienza che finisce, dopo averci portato tra gente amica in mezzo alle più belle montagne del mondo. Con la tristezza c’è però anche tanta riconoscenza per tutti coloro che questa esperienza l’hanno resa possibile.


23-30 giugno 1996 GSA Val Camonica - 6° Rgt. Alpini - Caserma Cantore di San Candido

Anche quest'anno c'è stato l'annuale incontro tra G.S.A. e la Brigata Alpina Tridentina.

Rispetto agli altri anni il programma si è svolto in modo diverso; invece di partecipare al campo estivo, siamo stati ospitati dal btg. Bassano nella Caserma "A. Cantore" di S.Candido, dove abbiamo fatto base. Questo ha fatto sì che si aggregassero al G.S.A. Valcamonica anche il G.S.A. di Vicenza e ragazzi di età inferiore.

Durante la settimana siamo stati guidati dai responsabili del servizio Meteomont della Brigata Alpina Tridentina, che ci hanno istruito sul loro lavoro, anche attraverso la visione di filmati e prove pratiche con l'utilizzo degli strumenti professionali.

Abbiamo inoltre svolto attività in palestra di roccia con attrezzature alpinistiche, dove anche i ragazzi più giovani si sono rivelati abili rocciatori.

Piacevoli e interessanti sono state le escursioni. Al Picco di Vallandro, che si trovava ancora in parte innevato, i nostri accompagnatori ci hanno fatto notare i pericoli della montagna, ci hanno mostrato l'inquadramento topografico ed illustrato il funzionamento di una stazione automatica del servizio Meteomont. Altre escursioni sono state svolte attorno alle Tre Cime di Lavaredo, partendo dal lago di Landro, fino ad arrivare in Val Fiscalina. Durante queste gite ci sono stati fatti notare gli effetti ancora visibili di valanghe avvenute durante l'inverno.

L’esperienza è stata per me positiva, perché mi ha permesso di conoscere la vita di caserma, certamente diversa da quella a cui sono abituati i giovani d'oggi. L'esperienza del campo estivo dello scorso anno, anche se più faticosa, per me è stata forse più piacevole; ma quest'anno ho appreso molte nuove e importanti nozioni sulla montagna e ho conosciuto molti nuovi ragazzi della mia età, oltre ai i vecchi amici dello scorso anno che ho ritrovato.

In qualsiasi modo venga organizzata, una settimana con gli Alpini, fra le montagne e con tanti amici, credo sia consigliabile ad ogni ragazzo desideroso di trascorrere un periodo sereno, ma anche altamente formativo.


21-27 giugno 1998 GSA di Ranica - 6° Rgt. Alpini - Caserma Piave di Dobbiaco


23giugno - 2 luglio 1999 GSA di Ranica - 5° Rgt. Alpini - Caserma Menini-De Caroli di Vipiteno

Anche quest’anno 21 ragazzi, grazie al G.S.A. di Ranica, dal 23 giugno al 2 luglio, hanno avuto l'interessante possibilità di essere ospitati dalla Brigata Alpina Tridentina. Il primo giorno hanno raggiunto la caserma di Vipiteno del 5° rgt. Alpini, dove sono stati accolti dai marescialli del servizio Meteomont che sarebbero stati i loro accompagnatori insieme ad alcuni Alpini di leva e ai responsabili del G.S.A. Nei primi due giorni di attività i ragazzi hanno compiuto alcune piacevoli escursioni nelle vicinanze di Vipiteno, trasportati per alcune parti dai mezzi militari che li avrebbero seguiti per tutto il periodo. La prima escursione è stata alla Malga Zirago e al rifugio Genziana, dove il maresciallo Bianco ha spiegato il funzionamento della locale stazione automatica del servizio Meteomont. La seconda gita ha portato il gruppo dal passo di Pennes fino alla cima di Stilfser. In entrambe le escursioni è stato fatto l’inquadramento topografico.

La giornata di sabato 26 ha invece impegnato i ragazzi in un’attività su palestra di roccia. Dopo una breve spiegazione sui sistemi di sicurezza e di soccorso è incominciata la scalata. Mentre i più giovani salivano, i più esperti facevano sicurezza: chi scalava per la prima volta ha provato una forte emozione.

   Lunedì il brutto tempo impedisce di svolgere l’escursione prevista, ma gli accompagnatori non lasciano annoiare i giovani ragazzi. Nella mattinata viene effettuata una visita al comando della Brigata, dove il maresciallo Bianco spiega in cosa consiste il suo lavoro e il ten. col. Mora saluta i giovani. Nel pomeriggio, in caserma, viene data la possibilità di assistere ad una lezione sulla mitragliatrice MG 42/59 tenuta da un sottotenente alle reclute. Un sottufficiale si rivolge poi direttamente al gruppo mostrando il funzionamento di altre armi e attrezzature in dotazione agli Alpini.

Il giorno seguente il tempo migliora e consente ai ragazzi di visitare le miniere della Val Ridanna. Dopo una lunga camminata attraverso i resti delle attrezzature e delle abitazioni dei minatori, attrezzati con stivali e torce, i giovani sono entrati all’interno della galleria percorrendo, prima a piedi e poi con un trenino, circa 6 km. Non è certamente stato difficile comprendere le difficili condizioni di vita nelle quali erano costretti a lavorare i minatori all’interno della montagna.

La mattinata di mercoledì incomincia con l’alzabandiera, dove è stato possibile vedere interamente schierato il 5° rgt. Alpini e dove il colonnello comandante ha salutato il gruppo ospite. I giovani sono poi stati guidati fino al rifugio Calciati superando circa 900 metri di dislivello; purtroppo il brutto tempo ha alla fine costretto a camminare sotto la pioggia ed impedito di vedere il panorama. Il mattino seguente il tempo migliore permette di scendere comodamente dal rifugio.

Dopo essere stati salutati dal colonnello, venerdì mattina i giovani si trasferiscono da Vipiteno al Villaggio Alpino di Corvara. Nel pomeriggio viene svolta una comoda passeggiata alle cascate del Pisciadù.

Sabato mattina viene effettuata una visita alle gallerie della Grande Guerra del Piccolo Lagazuoi e alla Cengia Martini. Qui i ragazzi hanno potuto comprendere in quali difficili condizioni fossero costretti a combattere un’assurda guerra i soldati italiani e austriaci. Nel pomeriggio, dopo che anche alcuni genitori erano giunti a Corvara, c’è stata una breve cerimonia a chiusura del periodo. Il ten. col. Mora ha distribuito i diplomi di partecipazione, mentre c’è stato uno scambio di distintivi tra i ragazzi e gli Alpini di leva. È stato inoltre ricordato che è il 20° anno che ha luogo questa esperienza e i responsabili si sono augurati che possa continuare ancora a lungo, visti gli effetti positivi che ha sempre sui giovani partecipanti.